Cos'è la Romagna?

Cos'è la Romagna?

Ma cos'è la Romagna?
Pubblicato: 15 apr 2021
in "Entroterra"
  My City Blog

Bella domanda sicuramente.

Volendo partire da informazioni tecnico-scientifiche-geografiche-storiche…sul web troviamo che:  

“La Romagna (Rumâgna in romagnolo) è una regione storica, geografica e linguistica dell'Italia settentrionale. Geograficamente fanno parte della Romagna anche alcune zone della Provincia di Pesaro e Urbino (nelle Marche), parte della città metropolitana di Bologna, parte della città metropolitana di Firenze, alcuni territori della provincia di Arezzo in Toscana e la Repubblica di San Marino.

Il toponimo Romagna deriva dal tardo latino Románia e risale al VI secolo d.C., quando l'Italia fu divisa tra aree soggette ai Longobardi o all'Impero Romano d'Oriente. "Románia" assunse quindi il significato generico di "mondo romano" (in opposizione a quello longobardo) indicando la parte della penisola rimasta legata all'Impero romano.”

Chiaro no??

Però, a me le definizioni troppo ‘statiche’ non convincono più di tanto e voglio affermare con forza che la Romagna la facciamo noi romagnoli.

Una volta si diceva che se hai sete in Emilia ti offrono acqua mentre in Romagna il vino.

Il problema è che un amico di Reggio Emilia ha solamente lambrusco nelle vene e non usa l’acqua nemmeno per lavarsi!! Quindi?

Come capire quando si è in terra di Romagna?

E’ fondamentale un uso profondo dei propri sensi.

L’udito. Ascoltare quella eterna cadenza, quel ‘sch’ che funziona più di un passaporto e di una carta d’identità messi insieme. Con un dialetto che mette automaticamente di buon umore.

E poi il Liscio, più di altri generi musicali racconta il nostro territorio e la voglia di leggerezza al di là delle difficoltà quotidiane.

Far due chiacchiere con una persona conosciuta da 5 minuti. 

In pochi istanti si diventa un amico da mettere a proprio agio in ogni modo tanto da rimaner sorpresi da una tale disponibilità.

Sappiate che non è il risultato di un calcolo di convenienza ma solamente frutto di uno spontaneo e sincero sentimento di ospitalità. Ovviamente la curiosità è tanta anche rispetto allo ‘straniero’ per cui, non temete, apritevi senza problemi!

L’odore ed il gusto. Una piada (in dialetto: pieda a Rimini, pida nel cesenate, piè nel forlivese) in cottura è paragonabile ad una sinfonia che va a toccare corde profonde con radici in tradizioni remote per arrivare alle madri di oggi ed alle nonne.

Senza dimenticare gli affettati, lo squaquerone, i cappelletti in brodo, i dolci, tutto sotto una fontanella di Sangiovese.

La vista. Gli incredibili colori dei mosaici ravennati o di un’alba vista dalla spiaggia o dalla cima di un colle.

L’eternità dei monumenti romani, il Ponte di Tiberio e l’Arco di Augusto, le strade che danno un’identità all’intera regione: la Via Emilia, la Via Flaminia, la Via Popilia.

Il reticolo di pievi e castelli, per ricordare i sacrifici della povera gente e lo sfarzo delle corti rinascimentali. 

Gli artisti che si sono avvicendati in città e paesi: Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Giotto, Giovanni Bellini, Paolo Veronese, Guido Cagnacci, Marco Palmezzano, Melozzo da Forli, Luca della Robbia, Pietro da Cortona, Antonio Canova …

Tutto questo legato con fili invisibili grazie al poeta più illustre della nostra terra: Giovanni Pascoli.

Se riuscite, grazie ad una qualche alchimia, per qualche secondo, a percepire tutti questi aspetti, potrete dire di aver vissuto appieno l’esperienza di un viaggio in Romagna.

Se non riuscite…non vi resta che tornare per l’anno successivo!

 

Cristian
 

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